L’avventura all’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ente italiano per lo studio dell’Universo, è cominciata nel 2013. Mi hanno dato da subito un sacco di spago per brigare, sognare e imbastire cose. Quasi sempre cose nuove: mostre itineranti, video, documentari, ritratti personali di ricercatori e ricercatrici, allestimenti per grandi eventi, grafica per la carta e il web. Ma anche iniziative di divulgazione e pratica di giornalismo scientifico. E oggi? Sono inquadrato come primo tecnologo (un modo serioso per chiamare gli artigiani di immagini e parole) nella Struttura per la comunicazione Inaf. Vedi anche:

Universi
Touch Sky