Per i tipi di Codice ho pubblicato due libri che parlano di giocattoli, fiabe e scienza. Dentro ci trovate storie piene di draghi sputafuoco, giardini segreti, belle addormentate, mele avvelenate, eroi, malandrini, esploratori, ma anche giochi serissimi e balocchi da premio Nobel.



Che fine fanno i personaggi e i luoghi della fantasia sotto la lente dello scienziato? Dalle fiabe di Andersen a quelle dei fratelli Grimm, piene di trucchi, sortilegi e alambicchi di apprendisti stregoni, la fantasia lascia il passo alla fantascienza e infine alla scienza cruda. Castelli incantati, bacchette magiche, amuleti, streghe, creature spaventose e meraviglie della natura popolano le pagine di questo almanacco illustrato della fantasia scientifica. E raccontano al lettore una storia nuova e sorprendente.











Si intitola Scienza della fantasia e, tranquilli, non intende propinare al lettore tutta la chimica, la biologia, la matematica che si è sempre rifiutato di imparare sui banchi di scuola e che certo sarebbe facile appiccicare con la colla e con lo sputo a una fiaba innocente, a un’innocua e svagata avventura per bambini, che pure di scienza (ve lo garantisco) è colma fino all’orlo dell’ultima pagina.





Questo invece è La scienza dal giocattolaio. Quanta fisica c’è in un lancio di frisbee, o in una Hot Wheels lanciata su una curva parabolica? Cosa direbbero oggi i genitori della versione del Piccolo chimico che conteneva provette con piombo e uranio? In quante mosse si può risolvere il cubo di Rubik? Lo sapevate che i Lego sono usati dalla NASA per simulare gli spostamenti dei rover su Marte? Sono tante le curiosità che troverete in questo piccolo catalogo del giocattolo divertente.













Per un caso della vita entrambi sono stati tradotti in cinese dalla Guangxi Normal University Press. Me ne sono fatta mandare qualche copia da conservare in libreria. Bisogna dire che fanno la loro bella figura. 





Per acquistare i libri:

Scienza della fantasia
La scienza dal giocattolaio
codiceedizioni.it